Soprintendenza Taranto accorpata a Lecce, Stellato: ‘Passo indietro per città’
La decisione del Ministero della Cultura di accorpare la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto alle Soprintendenze di Lecce e Brindisi ha sollevato profonde preoccupazioni. Tale scelta, secondo il consigliere regionale e comunale Massimiliano Stellato, rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalla città per valorizzare il proprio patrimonio culturale e costruire una nuova immagine di sé.
Taranto, già capitale della Magna Grecia, ha visto crescere l'afflusso di visitatori al MarTa e ha avviato importanti progetti per la valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico subacqueo. Tra questi, spiccano le iniziative della Soprintendenza per la valorizzazione dei reperti custoditi nei fondali marini, come quelli di Saturo, e la riqualificazione del complesso monumentale dell'ex convento Sant'Antonio.
"È innegabile – sottolinea Stellato – che cultura, archeologia e beni culturali rappresentino nuove traiettorie di sviluppo per la città. L'accorpamento proposto, invece, mortificherebbe questo protagonismo di idee e iniziative". Per questo motivo, Stellato si unisce all'appello rivolto al ministro Sangiuliano per evitare l'accorpamento e mantenere l'autonomia della Soprintendenza di Taranto. "Cultura, turismo ed economia del mare sono gli scenari su cui Taranto deve costruire il suo futuro, e non possiamo permetterci di fare passi indietro".