E' rimasto nel cuore della tifoseria ionica Francesco Galeoto, che nella doppia sfida con il Catania, nel 2002, giocò, dando l'anima. A Blunote, è proprio il terzino, a ricordare quell'annata, splendida a metà: "Tutti ci sentivamo in serie B: sono brutti ricordi. Avevamo terminato il campionato al secondo posto e la promozione la meritavamo noi. In quella doppia sfida successe di tutto, soprattutto all'andata con le sceneggiate di Gaucci e i due gol annullati al Taranto. Vorrei rigiocare quella partita altre mille volte: 999 vinceremmo noi".

IL PARAGONE: "La serie C è molto cambiata rispetto a quegli anni. Il livello si è abbassato: prima c'erano calciatori fortissimi che scendevano dalla cadetteria, a differenza di oggi che la maggior parte sono giovani da far crescere, in modo da risparmiare. Ricordo che c'erano corazzate come Ascoli, Taranto e Catania...".

TARANTO-CATANIA 2002: "Quella partita mi è rimasta nel cuore: piansi tanto perchè perdere dopo aver visto la città tutta rossoblù e lo stadio già stracolmo quando, ancora, le squadre dovevano arrivare fu una cosa incredibile. Fu una giornata bellissima ma con un finale molto amaro. Sono legato a Taranto e spero di rivedere i rossoblù in serie B".

A CATANIA...: "Durante il riscaldamento, nel match d'andata, c'erano tifosi feriti sugli spalti: non si doveva giocare. I catanesi furono degli incivili lanciando rubinetti e lavandini verso i tifosi ionici. Poi la gara: le ingiustizie con i gol annullati e la sfortuna di Parente che dopo aver saltato il portiere colpì il palo".

LA CURVA: "Quella del Taranto è una tifoseria spettacolare: ricordo che con il Catania ci sostennero dal 1' al 96' applaudendoci. C'è da ammirarli: sono soddisfatto di aver avuto la fortuna di giocare in riva allo Ionio. Il mio sogno è allenare il Taranto".

TARANTO-CATANIA 2016: "Spero possa vincere il Taranto: del Catania non m'interessa. Gli ionici, però, non devono fidarsi. Tiferò per la squadra di Papagni".