Taranto, Guardia Costiera scopre rifiuti nocivi abbandonati in Mar Piccolo

CRONACA
11.12.2023 17:54

Nella mattinata di lunedì 11 dicembre, i tecnici dei servizi ambientali del Comune di Taranto, su segnalazione della Capitaneria di Porto, hanno rimosso e smaltito 15 fusti metallici da 200 litri riempiti di calcestruzzo, abbandonati illegalmente in un'area demaniale marittima del "Punta Penna", vicino a un pilone del ponte.

I fusti, individuati dalla Guardia Costiera durante il monitoraggio delle coste, sembrano essere stati utilizzati come ancoraggi illegali per impianti di coltivazione di mitili, danneggiando l'ecosistema delicato del Mar Piccolo, habitat naturale di grande valore ambientale.

Grazie alla cooperazione tra Guardia Costiera e Comune di Taranto è stata delimitata l'area per analisi specifiche che hanno rivelato il contenuto nocivo dei fusti, con sostanze pericolose per il mare. La società Serveco Srl ha rimosso i rifiuti sotto supervisione della Guardia Costiera e del dipartimento ambiente del Comune, restituendo la salute all'area circostante.

Questa azione fa parte di un programma di sorveglianza ambientale condotto dalla Guardia Costiera in collaborazione con il Comune per ripristinare l'equilibrio ambientale in zone ad alto rischio, proteggendo valori costituzionali e contrastando l'eco-criminalità.

A luglio scorso, la Guardia Costiera di Taranto ha condotto un'operazione simile vicino al fiume Galeso, sequestrando imbarcazioni e attrezzature abusive, deferendo persone alle autorità giudiziarie per lo sfruttamento illecito dell'habitat naturale.

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