Taranto: Mercato, cedere i pezzi pregiati per fare cassa

TARANTO
10.05.2020 15:50


Il coronavirus condizionerà inevitabilmente tutto il mondo del calcio. Sentiamo spesso ripetere che "nulla sarà come prima" e probabilmente per il pallone italiano sarà così, soprattutto dalla Serie C in giù. Secondo un'indagine riportata dall'Ansa, tre piccole e medie imprese su quattro in Italia hanno subito danni gravissimi al fatturato per l'emergenza covid 19. Questo vuol dire che se molti club saranno costretti a gettare la spugna, altri dovranno rivedere le proprie ambizioni. Perché verranno meno contributi, sponsor, abbonamenti e botteghino (si parla di partite a porte chiuse fino a dicembre 2020). Un discorso che può valere anche per il Taranto, che cercherà di fare cassa piazzando sul mercato i suoi pezzi pregiati, come Antonio Ferrara (1999) e Antonio Marino (2000). C'è un aspetto, però, da tenere in considerazione: la crisi abbraccia tutto il calcio italiano e i club, anche quelli più ricchi di Serie A (tipo il Parma), non saranno più disposti a fare follie come qualche mese fa. Dalle cessioni di Ferrara e Marino, il Taranto spera di ricavare almeno 300 mila euro, e qualora Massimo Giove riuscisse nell'impresa, la cifra non basterebbe per coprire una stagione da primato. A meno che, il presidente non decida di mettere mani al suo portafogli.

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