Una grande casa per una grande famiglia che presenta tutti gli elementi essenziali per il sereno sviluppo della vita. Assume questi contorni il Taranto agli occhi del vice-presidente Tonio Bongiovanni. L'avvocato protegge la sua creatura da quel disfattismo che porta ad adagiarsi in un senso di sfiducia e in un'inerzia che fa considerare vano ed inutile ogni sforzo per migliorare l'ordine naturale delle cose. “Solitamente non traccio considerazioni - spiega Bongiovanni -. Il Taranto si sta formando, questa non è la sua vera identità. Mi è piaciuta la convinzione di essere una squadra che può fare di più, dateci ancora un altro po' di tempo per conoscerci meglio. A nome della società, devo ringraziare il tecnico, il direttore sportivo e i giocatori stessi perché durante le feste natalizie hanno 'buttato il sangue', allenandosi persino due volte al dì. Il loro obiettivo è quello dei tifosi: vogliono la vittoria. Noi, invece, vogliamo il meglio. Ringraziamo, altresì, la stampa intelligente, quella che guarda le partite e non giudica per sentito dire. Questo è un nuovo modo di fare calcio che punta al coinvolgimento. Non siamo una società, siamo una famiglia. Abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionali che negli spogliatoi si vuole bene. Oggi, inoltre, con il sostegno all'ant abbiamo aiutato chi soffre ed è la nostra vittoria più grande”.