Gli ingegneri di Taranto visitano l’ospedale San Cataldo
“Un interessantissimo incontro, esclusivamente tecnico, dedicato ad una grande opera che merita la giusta attenzione. L’Ordine degli Ingegneri, ancora una volta impegnato per il territorio, ha ritenuto opportuno conoscere ed approfondire i dettagli tecnici di una realizzazione fondamentale per l’intera comunità ionica e non solo. Ringrazio il direttore generale dell’Asl, dott. Gregorio Colacicco. E’ stato avviato un dialogo istituzionale che certamente darà i suoi frutti nell’interesse pubblico generale”.
Così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto, Gigi De Filippis, ha commentato la due giorni di Formazione organizzata dalle nostre Commissioni “Strutture e Infrastrutture” e “Prevenzione Incendi”, in collaborazione con l’Asl di Taranto.
Al centro dell’evento, che ha registrato un successo di partecipazione da parte dei colleghi iscritti, il costruendo nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. Responsabili scientifici del doppio appuntamento formativo i consiglieri ingg. Davide Mancarella e Leonardo Nocco e l’ing. Armida Traversa (Asl).
Il 14 settembre, prima giornata di seminario, nella Sala Corsi di via Salinella è stato presentato, e dunque discusso,il progetto nelle sue principali peculiarità tecniche - scandagliando tutte le fasi amministrative e realizzative - direttamente dal Responsabile Unico del Procedimento e dai tecnici del gruppo di Progettazione e Direzione Lavori.
Il giorno dopo, gli ingegneri tarantini iscritti al corso di formazione hanno effettuato un’approfondita visita tecnica nel cantiere, accolti e accompagnati dal direttore dei lavori e dai tecnici dell’azienda appaltatrice (tutti i nomi nelle locandine allegate).
Un focus sul campo, insomma, sulle caratteristiche distributive, strutturali e di prevenzione incendi dell’opera. Il nuovo ospedale di Taranto, com’è noto, sarà il più grande del Mezzogiorno “a corpo unico”. Avrà una superficie coperta di circa 40.000 mq e potrà contare su oltre 700 posti letto, più di 2000 posti auto e un eliporto. Sono circa 120.000 i mq di superficie da adibire a servizi sanitari.
L’avanzamento dei lavori è attualmente all’86%. L’ultimo finanziamento pubblico arrivato ha dato, da poco, il via alle prime gare per la fornitura delle attrezzature sanitarie.
“L’ospedale è stato progettato e costruito con criteri molto moderni e antisismici - spiega l’ing. Davide Mancarella, consigliere dell’Ordine, tra i responsabili scientifici dell’evento formativo dedicato all’opera - Abbiamo visionato, tra le altre cose, il vano interrato. Ogni pilastrodell’ospedale, i corpi scala e gli ascensori sono poggiati su isolatori sismici. Anche per gli impianti sono stati introdotti giunti e disconnessioni che ne impediscono l’interruzione del servizio in caso di sisma (impianti antincendio, gas medicali, ecc…). In termini di estensione, l’ospedale San Cataldo è una delle più grandi strutture sismicamente isolate al mondo”.
La costruzione dell’ospedale procede parallelamente all’aggiornamento di un BIM (Building Information Modelling), ossia un modello virtuale tridimensionale dell’edificio che contiene tutti i metadati sulla costruzione, sulle caratteristiche strutturali, architettoniche, materiche, oltre che sulla funzionalità e gestione della articolatissima impiantistica dell’edificio.
Il BIM, unitamente ad un’avanzatissima centrale di controllo, raggiunta da un evoluto sistema SCADA ("Supervisory Control And Data Acquisition”)consentirà di monitorare tutti i parametri funzionali dell’infrastruttura e tutti i lavori manutentivi necessari, programmati e svolti.
I corsisti hanno potuto verificare, inoltre, la viabilità esterna dell’ospedale predisposta per consentire un facile accessoall’edificio per pedoni, automobili e soprattutto mezzi di soccorso che godranno di un percorso separato e dunque rapido. L’Asl ha inoltre individuato l’area più idonea e più vicina all’ingresso dell’ospedale per l’auspicata fermata della BRT cittadina (Bus Rapid Transit).