Taranto: Gara dei gozzi e processione a mare, emozioni raccontate da scatti fotografici
(Testo e foto di Fabio Dal Cin) È stata una domenica di festa quella che la città di Taranto ha vissuto lo scorso 8 maggio; una festa del mare, un ritorno alle tradizioni marinare e al culto del santo Patrono. La città “bimare”, dopo due anni di pandemia, di abitudine alla rassegnazione e alla distanza sociale, è stata palcoscenico di competizione e preghiera.
Merito della bellezza del suo Duomo, del suo maniero rinascimentale, il Castello Aragonese, del Canale Navigabile, del Ponte Girevole, della sinergia tra istituzioni civili, militari e religiose, della passione dei media locali e dei suoi tramonti, vere fonti d’spirazione fin dai tempi più antichi.
La magia comincia dalla città vecchia: nel tardo pomeriggio gli atleti del Palio di Taranto defilano in via Duomo verso la sede arcivescovile per la tradizionale benedizione da parte del vescovo, mons. Filippo Santoro, a seguire, mentre gi equipaggi dei gozzi in legno si preparano a effettuare il periplo dell’isola, i fedeli si raccolgono in preghiera al Duomo in attesa che la statua di San Cataldo venga portata a bordo di nave Cheradi per la processione a mare ed il successivo transito dal canale navigabile.
La gente comincia a popolare le due sponde della città, la prima tappa del Palio si conclude con la vittoria del rione Tre Carrare – Battisti, il castello aragonese si prepara allo spettacolo dei fuochi pirotecnici, la fanfara di presidio della marina militare esegue brani musicali per intrattenere i tarantini. Alle ore 21.05, con il ponte girevole oramai aperto, la città è in festa, il cielo s’illumina la processione di San Cataldo transita dal canale navigabile. Taranto è una città meravigliosa.