Il rebrand del videogioco FIFA come EA FC aiuterà le squadre italiane?
Il cambiamento era nell’aria da tempo. E l’ultima goccia, quella che ha fatto traboccare il vaso, è stata proprio l’enormità delle richieste da parte della FIFA al gigante americano dei videogiochi per l’utilizzo del suo marchio: ben 2,5 miliardi di dollari per 10 anni di utilizzo. E gli americani questa volta hanno detto di no.
Anche i migliori matrimoni…
Il lungo sodalizio fra Electronic Arts e la FIFA andava avanti da tempo: ben 30 anni, dato che il primo videogioco che riportava in copertina il marchio FIFA fu proprio FIFA International Soccer, pubblicato nel 1993. Da allora, questo titolo ha letteralmente sbancato il mercato, stabilendo numerosi record durante gli anni che sono ancora imbattuti, quale il gioco che ha effettuato il miglior lancio nella storia nel 2011, con 3.2 milioni di copie vendute durante la prima settimana.
Insomma: una partnership che sembrava inattaccabile. Invece, il 2023 sarà l’ultimo che vedrà EA FIFA insieme nello stesso gioco: secondo le dichiarazioni FIFA, c’è un altro “pretendente” – un’innominata casa di videogiochi che dovrebbe preparare qualcosa di incredibile, secondo i piani del più importante organo sportivo mondiale.
Ma si sa: le dichiarazioni di programma raramente rispecchiano ciò che avverrà in futuro. È un po’ come quando ci si connette a uno spettacolo di casinò dal vivo: quello che c’è fuori, come l’interfaccia del sito, raramente rivela l’esperienza che si proverà “dentro” – che sicuramente sarà molto diversa e più appagante, con un effetto “wow” che serve a stupire i giocatori, e a far sì che continuino nella loro esperienza.
Ma cosa cambia con il rebranding di EA FIFA?
In realtà, per il gioco della EA sembra cambiare poco o nulla. È infatti noto che nel corso degli anni, la casa di produzione ha stipulato accordi diretti con moltissime competizioni, leghe e singoli club, oltre che giocatori individuali: oltre 30 leghe, secondo il CEO di EA, Andrew Wilson, tra cui la UEFA (con la Champions League e la Europa League) e la Coppa Libertadores sudamericana.
Inoltre, tra i campionati nazionali, ci saranno la Premier League inglese, la Ligue 1 francese, LaLiga spagnola, la BundesLiga tedesca e anche la Serie A italiana.
Insomma: i nostri beniamini sportivi non mancheranno dal prossimo titolo di EA, possiamo dormire sogni tranquilli! Comunque, necessario attendere l’estate del 2023, dove verranno ufficializzate le nuove mosse della casa. E secondo le indiscrezioni che siamo riusciti a raccogliere, ne vedremo delle belle.
Cosa chiedono i fans
Mentre alcuni si sono preoccupati per il cambiamento, la maggioranza sembra avere delle grandi speranze per il futuro, e il motivo di questo ottimismo è, in realtà, assai semplice. Secondo gli appassionati, i 2.5 miliardi di dollari richiesti da FIFA potranno essere investiti nel gioco, andando a sanare molte delle piccole, grandi magagne che irritavano i giocatori di questo titolo così importante.
Per esempio, uno degli elementi che più ha fatto discutere è l’impossibilità di intervenire sugli score dei singoli giocatori nel corso delle stagioni: per esempio, se il tuo portiere riusciva a parare di tutto, le sue statistiche a fine anno comunque non avrebbero riflettuto questa sua performance stellare. Lo stesso vale per le squadre giovanili, e per la gestione dei team nel gioco, per non parlare della AI in fase difensiva del gioco, che è stata a lungo criticata dai giocatori per le sue decisioni spesso suicide.
Ma cosa significa questo per le squadre italiane?
Le squadre italiane presenti nel titolo di EA, che coprono sia la Serie A che la Serie B, non dovrebbero avere nulla da temere da questa rivoluzione, che si prevede essere soprattutto di facciata: tuttalpiù, sarà invece interessante vedere che cosa succederà non tanto ad EA FC, quanto al futuro titolo sponsorizzato da FIFA.
Si sa, ogni nuovo gioco è sempre un azzardo, e con nomi come FIFA di mezzo, i risultati possono essere di un successo interstellare come di una caduta rovinosa: è assai difficile che un nuovo titolo sul calcio che implichi un nome così importante sia nella media, anche perché non sono tantissime le software house che possono spendere una cifra con tutti quegli zeri.
Un’alternativa stuzzicante è che sia la stessa federazione condotta da Gianni Infantino a pubblicare un proprio gioco, soprattutto nel quadro della diversificazione che tutte le aziende, soprattutto quelle di spettacolo, stanno compiendo per competere a livello mondiale con altre realtà simili. In effetti, questo potrebbe davvero essere l’arma segreta della federazione fondata nel 1904 a Parigi – e se lo fosse, rappresenterebbe davvero una novità importante per il mondo dello sport e dei videogiochi, un mercato che muove interessi economici davvero enormi.
In sintesi
Purtroppo, le carte sono ancora coperte, quindi possiamo solo fare delle ipotesi di cosa ci porterà il futuro. Di sicuro, sappiamo che alla fin dell’anno in corso ci saranno degli annunci importanti nel settore, e questo cambierà la vita di numerosi videogiocatori che amano i titoli basati sul calcio.
Tuttavia, possiamo dire che il colosso americano ha dichiarato più volte che non ha intenzione di cambiare nulla di sostanziale: tutto quello che ci sarà in FIFA 2023 continuerà a esistere in EA FC 2024, e già questa è una garanzia. Se chiedete a noi, vi lasciamo però con un piccolo dubbio amletico: come mai, se si tratta di un gioco sul calcio, la prossima edizione sarà chiamata “FC” senza che compaia esplicitamente la parola “Football”?