Presunta combine Picerno-Bitonto, i calciatori indagati

Per la Procura di Bari 'giocarono per perdere'

Serie D
21.06.2019 11:34

Intercettazioni, indagini a 360 gradi. Entra nel vivo l'inchiesta su Picerno-Bitonto, gara valevole per l’ultima giornata del Girone H di Serie D appena concluso, che di fatto consegnò la vittotia del campionato al Picerno. Secondo la Procura di Bari, come evidenzia la Gazzetta del Mezzogiorno, sette giocatori bitontini e un dirigente avrebbero giocato per perdere. È questa la ragione per cui la Guardia di Finanza ha eseguito ieri (giovedì 20 giugno) una decina di perquisizioni. Ai calciatori Michele Anaclerio (37 anni), Antonio Giulio Picci (35), Onofrio Turitto (28), Francesco Cosimo Patierno (28), Nicola De Santis (38), Daniele Fiorentino (31),  Giovanni Montrone (33), viene contestato il reato di frode in competizione sportiva. Stessa accusa viene mossa dalla procura di Bari nei confronti di Leonardo Rubini, 36 anni, dirigente dell’Unione sportiva dilettantistica Bitonto. Sono stati posti sotto sequestro i telefoni degli indagati. Stando alle indagini dei finanzieri del Nucleo operativo metropolitano di Bari, coordinati dal pm barese Bruna Manganelli, in concorso tra loro «addivenivano ad un accordo illecito al fine di truccare il risultato della partita in modo tale da favorire il passaggio alla serie C della squadra calcistica dell’Az Picerno in danno dell’Audace Cerignola che avrebbe dovuto, invece, giocare i playoff per un eventuale accesso tra professionisti», si legge nel decreto di perquisizione.

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