Grottaglie: Ligorio, ‘Pronto a proseguire se La Volpe vorrà’
Il ds ammette: ‘La mancata promozione è un mezzo fallimento, mi dispiace per il gruppo e i tifosi...’
- Dopo la di Rutigliano quali emozioni, quali pensieri hanno attraversato la mente del Ds Mimmo Ligorio?
“Ancora non mi capacito, non mi sembra vero, sono davvero rammaricato. La gara più bella sotto tutti i punti di vista, un capolavoro tattico, grinta, tenacia, tecnica, abbiamo espresso un calcio di categoria superiore, ma alla fine abbiamo raccolto nulla. Mi dispiace per i ragazzi che hanno lottato su ogni pallone dando tutto, fa male per i nostri temerari tifosi giunti in massa a sostenerci: incuranti del forte acquazzone che si è abbattuto su Rutigliano, hanno sempre gridato e incitato, fa male per le speranze societarie, fa male a me che in questo progetto ci ho sempre creduto dedicando tutte le mie forze. Il verdetto del campo è stato avverso e dobbiamo accettarlo per come è arrivato. Vorrei scusarmi con i commissari di campo e la terna arbitrale che a fine gara hanno raccolto il mio composto sfogo seppur acceso nei toni, spero abbiano compreso il momento”.
- Un bilancio della stagione.
“Tutto sommato posso ritenermi soddisfatto. Abbiamo vinto la Coppa Puglia, gioia immensa, riuscendo a costruire una bella realtà calcistica tra mille difficoltà. Siamo partiti da zero smembrando l’assetto del passato. Con mister Marinelli abbiamo puntato sul gruppo mantenendo l’assetto fino alla fine con il solo inserimento di De Comite a dicembre. Abbiamo valorizzato molti giovani credendo e puntando sul settore giovanile: in tanti hanno esordito in prima squadra. Alla fine, fatta eccezione dei due, tre, grandi anagraficamente parlando, la squadra è piuttosto giovane e quindi abbiamo già creato i presupposti e le basi da cui ripartire. Con qualche correzione questa squadra è già pronta per la prossima stagione, qualunque sia il campionato di appartenenza”.
- Futuro?
“Adesso ci dedichiamo alla famiglia, a cui per questa immensa passione ho tolto e togliamo tanto tempo. I tifosi avrebbero voluto vincere speranzosi di rialzarsi dai fallimenti del passato. Abbiamo lavorato tanto e avremmo voluto ottenere il massimo risultato, ma quando si gioca a calcio ci sono tante varianti che non puoi mettere in preventivo: la dea bendata, il valore degli avversari, gli infortuni (Camassa, Galeandro, Pastano, ndr). la giornata storta, fisiologica in un campionato, qualche errore di valutazione che per chi lavora è sempre in agguato. Come già anticipato al presidente, al termine di questa stagione avrei chiuso il mio libro perché un mezzo fallimento c’è stato. Non è una chiusura, non precludo il dialogo, qualora mi fosse chiesto di proseguire e dovessero essere rivalutate una serie di situazioni fondamentali sarei felicissimo di riprendere a lavorare per questo progetto. “Fortis cadere, cedere non potest”, i forti possono cadere, ma non possono cedere. Non è il momento dei saluti e dei ringraziamenti quelli sono legati agli addii. Voglio solo sottolineare come Carmelo La Volpe sia la persona giusta per portare serenità nell’ambiente calcistico grottagliese: ci ha sostenuto in ogni circostanza soprattutto in quelle più delicate, non ci ha fatto mancare nulla, non credo ci siano altri alla pari”.