Taranto: Melucci sfiduciato, ‘Le bugie hanno le gambe corte’
Nota di Una città per cambiare - Taranto
Sono passati tre giorni dalla sfiducia al sindaco Melucci. Tre giorni in cui sono volati stracci e parole grosse, in cui sono state fatte insinuazioni ma, soprattutto, sono stati tre giorni di fake news. Prima ancora che i 17 consiglieri dimissionari, tra cui ricordiamo Massimo Battista e Rita Corvace, venissero accusati dei più svariati "crimini", un'ex assessora, avvocato, ha urlato dai social che il procedimento di dimissione collettiva contenesse dei gravissimi vizi formali e che, pertanto, lo stesso fosse irricevibile e quindi nullo, incassando l'applauso di quanti hanno dimostrato solo bieca sudditanza. Oggi l'amministrazione Melucci ha salutato Palazzo di Città, quell'atto è ufficialmente valido: incompetenza o fake news? Dopo questo doveroso preambolo, ci preme sottolineare che la sfiducia al sindaco è uno strumento democratico previsto dall'ordinamento vigente e che non viola alcun dettame politico o etico. I consiglieri di opposizione Battista e Corvace hanno sempre matenuto una linea coerente al ruolo chiamati a svolgere, lontani dai giochi di palazzo, distanti da promesse, affidamenti diretti, nomine e regalie, seduti dall'altra parte del tavolo, fedeli solo al mandato conferito loro dai cittadini che hanno riposto la propria fiducia nel loro operato. Come abbiamo ricordato la mattina del 17 novembre scorso, già nel novembre 2018 il consigliere Battista si era fatto promotore di una raccolta firme che, in quell'occasione, sfiorò senza centrare l'obiettivo oggi raggiunto. La nostra posizione è estremamente diversa da chi di quella maggioranza ha fatto parte e a quei tavoli ha partecipato e ne ha condiviso le scelte. Pur non entrando nel merito delle singole motivazioni di questi consiglieri, troviamo strumentale mettere sul loro stesso piano chi, come noi, ha da sempre non solo contestato ma anche denunciato nelle sedi competenti, le storture del sistema-Melucci. Abbiamo appreso dalla stampa che il Sindaco si è dichiarato "vittima di ricatti e richieste che ha assecondato per tenere insieme la maggioranza": perché non ha mai denunciato? Meglio ricattato e saldo alla poltrona del Gabinetto, piuttosto che libero da (presunte) estorsioni ma fuori dal palazzo del potere? Questo è il modo di fare il bene della città o di se stesso? Gli stessi che parlano oggi di attacco alla democrazia, dov'erano il 29 ottobre scorso quando veniva approvato il nuovo regolamento comunale che, di fatto, azzera in ogni senso l'azione dell'opposizione all'interno del consiglio comunale? Dov'erano i paladini della democrazia quando la pluralità di opinione, che solo un'opposizione propositiva può garantire, cedeva il passo al fascismo del pensiero unico? Nei prossimi giorni si insedierà il Commissario Prefettizio a cui garantiremo un supporto costruttivo, come è nostra abitudine. Smontiamo anche la fake news dell'immobilismo a cui la città sarebbe condannata poiché, tra le prerogative del Commissario, ci sono l'ordinaria e la straordinaria amministrazione quindi, vi garantiamo che chiunque sarà nominato non ci ruberà il Natale, non costringerà il Taranto a giocare in campo neutro e non toglierà alla città tutti i progetti già approvati e che la macchina amministrativa è nella condizione di gestire in maniera del tutto autonoma. Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche è stato approvato nell'aprile 2021 e tutti gli interventi previsti saranno regolarmente attivati. Dopo 4 anni e mezzo di proclami, inaugurazioni, rendering e selfie sotto i rami potati mentre le strade si allagavano e gli alberi cadevano sotto un'ora di pioggia, chi crede che tanti progetti si sarebbero dovuti concretizzare proprio in questi 6 mesi è un ingenuo o è in malafede. Di questo e di tanti altri approfondimenti parleremo in diretta con il dimissionario consigliere Battista, che sarà disponibile a rispondere a tutte le vostre domande, mercoledì 24 novembre alle 19 dalla pagina di Una città per cambiare. (CS)