Taranto: Diciotto assistenti famigliari preparati da Homines Novi
Al via un nuovo corso di formazione accreditato dalla Regione Puglia ed erogato dall’ente di viale Virgilio, partner insieme al Comune di Taranto, del progetto LEILA
Un’iniziativa gratuita utile a creare nuove figure professionali in risposta agli obiettivi di legalità, educazione, integrazione, lavoro ed associazionismo previsti dal bando. Diciotto nuovi operatori per le attività di assistenza familiare. Parte lunedì 17 febbraio il corso di formazione professionale a cura dell’associazione Homines Novi di Taranto. L’ente di viale Virgilio, diretto da Gianluigi Palmisano, è partner, insieme ad altre organizzazioni e al Comune di Taranto, del progetto L.E.I.L.A., che sta per Legalità, Educazione, Integrazione, Lavoro, Associazionismo. Ed è proprio questo l’intento dell’iniziativa, approvata e finanziata dalla Regione Puglia - sezione Inclusione sociale attiva e Innovazione per le reti sociali, nell’ambito del Po FSE, Puglia 2014-2020, come pubblicato sul Burp, il bollettino ufficiale della Regione, lo scorso 29 novembre 2018. Il progetto L.E.I.L.A. ha una duplice valenza: da una parte quella di fornire le giuste competenze ed informazioni a sessantatré giovani del territorio; dall’altra quella di riutilizzare locali confiscati alla mafia. Il progetto è nello specifico indirizzato a studenti in età scolastica, minori affidati in casa-famiglia, minori stranieri non accompagnati, detenuti, ex detenuti, ragazzi a rischio dispersione scolastica, cittadini dei tessuti e contesti urbani a rischio devianza e condizionamento dovuto alla presenza di criminalità comune ed organizzata, ed in particolare famiglie senza lavoro. Il corso consterà di 240 ore e sarà completamente gratuito per i partecipanti. Al termine delle lezioni teoriche e patiche di preparazione professionale da operatore per le attività di assistenza familiare, i partecipanti riceveranno un attestato con qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro.,“In un società dinamica ed in continua evoluzione - spiega il direttore Palmisano – quello dell’assistente famigliare diventa un profilo sempre più richiesto. Per fronteggiare a questo tipo di domanda, abbiamo quindi voluto proporre un’offerta adeguata mettendo in campo tutti gli strumenti utili allo svolgimento di tale attività. Inoltre, intercettando un certo tipo di utenza, riusciamo a contribuire anche al recupero sociale di alcune fasce particolarmente delicate che, se seguite con la dovuta attenzione, riescono a conseguire risultati più che interessanti”.