Cronaca: Dipendente TP in malattia seguita dagli investigatori privati

CRONACA
Redazione
05.11.2015 15:39

Andrea Lumino, segretario della Slc Cgil Taranto

 

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Ha notato di essere sguita ed ha chiamato la Polizia e così ha scoperto che non erano malintenzionati, ma degli investigatori privati ingaggiati dall’azienda per cui lavora che tentava di scoprire se la donna fosse davvero in malattia oppure no. E’ quanto denuncia Andrea Lumino della SLC CGIL di Taranto in un comunicato inviato alla stampa.
Protagonista dell’episodio una dipendente di Teleperformance di Taranto. “ Dopo le bandierine per andare in bagno, le lettere di licenziamento per scarso rendimento, la multinazionale di call center avrebbe deciso di utilizzare investigatori privati per controllare i dipendenti in malattia. La giovane lavoratrice, scrive il rappresentante della CGIL, dopo essersi insospettita dalla presenza di un’auto fuori dalla sua abitazione ha temuto quando il veicolo ha iniziato a seguirla nei suoi spostamenti. Qualche giorno dopo – prosegue il comunicato di Lumino – avrebbe ricevuto un provvedimento disciplinare per una presunta infrazione commessa dopo il termine dell’orario di reperibilità per la malattia, ma la vera sorpresa – prosegue la nota stampa – l’ha avuta quando l’azienda le avrebbe comunicato di riservarsi di valere i propri diritti. «Riteniamo tutto questo fuori legge e contrario alla normativa vigente, oltre che lesivo della privacy e della dignità della lavoratrice – ha tuonato Andrea Lumino, segretario della Slc Cgil Taranto – e, ritenendo vessatoria questa modalità con cui Teleperformance controlla i dipendenti che sono in malattia, abbiamo deciso di denunciare tutta la vicenda prima alla Procura della Repubblica e poi all’intera opinione pubblica. Come sindacato – ha aggiunto Lumino – non deleghiamo la nostra iniziativa solo all’azione legale, ma crediamo necessario contrastare quanto sta accadendo in questi giorni. Teleperformance è una multinazionale, ma non può dimenticare di rispettare le leggi dei Paesi in cui è insediata e, soprattutto, deve smetterla di adottare pratiche nei confronti dei lavoratori che sono degne di Paesi in cui il diritto del lavoro è una chimera».
Il segretario della Slc Cgil Taranto, inoltre, ha aggiunto che «non sappiamo a che punto voglia arrivare l’azienda, ma siamo certi che il limite per noi è già stato superato. Continueremo in tutte le occasioni ed in tutte le modalità a denunciare questi comportamenti osceni e non degni del peggior call center da sottoscala. Teleperformance ricusa i lavoratori per lo scarso rendimento: noi contestiamo l’inadeguatezza di questo management e ci chiediamo se questo modo di agire non abbia la finalità di rendere esplosiva la situazione. Non sappiamo più disponibili – ha concluso Lumino – a tollerare questo modo di fare: Teleperformance dovrà rispondere di tutto questo nelle sedi competenti».

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