Taranto: Politica, lettera aperta di Andrea Leggieri a Walter Musillo
«Non c’è bisogno della cena per ringraziarmi, il mio contributo è stato la dimostrazione del perché ci ho creduto. Lo stesso vale per i 15 anni in cui abbiamo fatto un percorso politico insieme e perdonami se non sarò presente, oggi come ti avevo detto, ma la risposta che cercavo da te l'hai già data ai miei amici». Questo dichiara Andrea Leggieri, ex compagno di partito di Walter Musillo, quest’ultimo consigliere comunale d’opposizione ed ex candidato sindaco del centro destra, nelle scorse amministrative.
«Io spero – prosegue Leggieri - che il rapporto umano resti perché ti voglio bene, davvero. Ad oggi, analizzando la campagna elettorale credo che ci siamo spinti troppo oltre; questa considerazione mi ha fatto riconsiderare gli ultimi 5 anni scanditi da errori, dettati da faide molte volte più personali che politiche. Sono giunto a questa conclusione, così chiara, quando ti ho chiesto di chiamare il vincitore e congratularti per ristabilire un minimo di dialogo istituzionale e ti sei rifiutato».
«In questa guerra personale – continua Leggieri - ho lasciato, ogni volta sul campo, un pezzo della mia voglia di far politica, che è venuta del tutto meno quando siamo usciti dal Partito Democratico. Era la nostra casa e sai quanto è costato caro a me e i miei fratelli? Adesso guardati attorno, in consiglio comunale, e troverai solo gente che, per te, non ha sacrificato nulla. Abbiamo sbagliato a farlo? No, assolutamente perché è stata una nostra libera scelta e volontà».
«Lo scorso 18 maggio – sottolinea Leggieri - mentre tutti postavano frasi sulla giornata mondiale contro l'omofobia, sulla tua bacheca non ho letto neanche una parola. Dove è finito l'uomo che mi ha sostenuto, fino a qualche tempo fa, in tante battaglie? Abbiamo anteposto il protagonismo al di sopra dei nostri valori, forse? Amico mio, se la vita me ne darà occasione continuerò a combattere per ciò in cui credo, ma sono e resterò sempre un uomo di sinistra. Anche se questa esperienza umanamente mi ha arricchito e politicamente mi ha distrutto».
«Guardati attorno in consiglio comunale – rincara Leggieri - hai perso i tuoi soldati, hai perso i tuoi valori, non hai armi lì? Piuttosto hai uno stuolo di tanti piccoli "uomini servili". Mi dispiace per come sia andata, pertanto la mia amicizia e il mio bene per te non cambieranno mai. Ma politicamente, hai scelto di rimanere alla mia destra e rappresenti, ormai, l'opposto di quello in cui credo. Le persone che ti circondano sono il nostro opposto e quando è stato necessario, noi abbiamo perfino usato i nostri corpi per farti da scudo umano».
«Dopo 15 anni, siamo cresciuti e non siamo più i ragazzini che ti chiamavano ad ogni ora della giornata, perfino alle 23, perché avevano bisogno di aiuto per litigare con un consigliere pazzo. Ormai, siamo degli uomini e delle donne che vogliono continuare a coltivare i propri progetti e non sono disposti a farlo, mettendo alle spalle i loro valori. Ti voglio bene amico mio – conclude Leggieri - anche se questo è un ADDIO POLITICO».