Medicina di emergenza, Scalera: ’Nuova sfida per territorio jonico’
Si sono concluse due giornate intense ma altamente proficue al convegno organizzato dalla ASL di Taranto, tenutosi presso la Masseria Sacramento a Palagianello. Il tema centrale è stato la Medicina di emergenza, una sfida organizzativa cruciale per il territorio jonico, che affronta carenze di personale e l’introduzione di nuovi modelli operativi, oltre a tecnologie innovative e intelligenza artificiale.
“È stata un’occasione importante – ha dichiarato Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale – per ringraziare tutto il personale sanitario per l’impegno quotidiano che dimostra a ogni livello. Negli anni, come consigliere regionale, ho avuto la possibilità di visitare tutti i presidi ospedalieri della provincia, dai Pronto Soccorso di Castellaneta, Taranto, Martina Franca e Manduria. Ho sempre riscontrato grande competenza e dedizione da parte del personale medico e sanitario, pronto a compiere enormi sacrifici per garantire la massima assistenza ai pazienti, nonostante le difficili condizioni logistiche e lavorative. Questo, malgrado gli sforzi significativi messi in campo dalla direzione strategica della ASL di Taranto“.
Scalera ha poi evidenziato il problema delle aggressioni al personale sanitario, una piaga non solo regionale ma anche provinciale. Nel suo intervento ha ringraziato il direttore generale della ASL, dott. Gregorio Colacicco, per l’invito, e si è soffermato sull’importante delibera di aggiornamento della rete ospedaliera, approvata dalla Giunta Regionale lo scorso 31 luglio. Tra gli obiettivi principali, la delibera punta al miglioramento della qualità dell’assistenza, alla riduzione del sovraffollamento nei pronto soccorso, e alla creazione di posti letto dedicati alla Medicina d’urgenza, con un minimo di 10 e fino a un massimo di 20 posti nei principali pronto soccorso pugliesi.
Tuttavia, Scalera ha sottolineato una grave disparità nei dati relativi alla provincia di Taranto: “La nostra città ha un rapporto di 186.798 abitanti per ogni pronto soccorso, con un solo presidio operativo nel capoluogo, mentre Bari ha un rapporto di 79.053 abitanti per pronto soccorso, con ulteriori punti di primo soccorso. A Lecce, il rapporto è di 94.434 abitanti per pronto soccorso. Per Taranto, la situazione peggiora ulteriormente se si considera che il pronto soccorso del capoluogo serve un’utenza provinciale, portando il rapporto a circa 500.000 abitanti“.
Scalera ha concluso auspicando che questi dati vengano rivisti dal governo regionale e ribadendo il suo impegno: “Continuerò a dare il mio contributo affinché la sanità jonica, che vive una situazione di grande emergenza sociale, ambientale e sanitaria, riceva le attenzioni che merita. Dal convegno sono emerse proposte interessanti che mi impegno a portare nelle Istituzioni che rappresento.”