Impiantistica sportiva - Taranto, siamo ancora all'anno zero
Non ci resta che piangere. Difficile provare ancora rabbia per quello che accade nello Sport a Taranto. Ormai lo sconforto è il sentimento che prevale sulla delusione, sull'amarezza, sulla speranza.
La notizia appena resa nota dall'Asd Tritons Baseball Softball sulla rinuncia alla Serie C per la permanente assenza di un campo di gioco non sorprende, in fondo, più di tanto. Anzi, chi vi scrive era finora rimasto sorpreso del contrario, ossia di come abbiano fatto, per sette anni, gli amici del baseball a disputare un campionato nazionale (raggiungendo anche ragguardevoli risultati) senza un campo vero e proprio per la disciplina del “batti e corri”.
La disciplina nel 2016 ha festeggiato 40 anni di attività con la festa riservata a vecchi e nuovi protagonisti accomunati da un unico denominatore: l'assenza di un diamante, il classico campo da baseball in terra battuta ed erba. Segno che il baseball non ha mai avuto... santi protettori nei Palazzi della politica jonica. Una mancanza di attenzione che non è del solo baseball, ma di tante, troppe discipline sportive a Taranto e dintorni. Ne abbiamo già scritto ad inizio anno, quando augurammo ai migliori atleti tarantini un futuro roseo... lontano da Taranto, torniamo a parlarne ancora oggi, in un'altra “data nera” per lo Sport tra i due mari.
In un sport di squadra non si può certo chiedere ad un intero club di lasciare una città (qualcuno tuttavia lo sta facendo, emigrando in qualche paese della provincia...) e bene fanno, in fin dei conti, Antonio Maggio ed i suoi collaboratori ad insistere ancora, puntando sul settore giovanile, sulla promozione tra le scuole, nella speranza che prima o poi l'attenzione verso lo sport cambi realmente e che chi inizia oggi possa un giorno giocare su un vero campo da baseball, non su campi di calcio adattati. Probabilmente in questa stagione perderanno i loro migliori talenti che avrebbero disputato la Serie C quest'anno, ma per questi ultimi non ci sarà alternativa e per l'ASD Tritons resterà comunque la sola soddisfazione di aver proposto al mondo del baseball nazionale qualche promessa.
Fortunatamente la stagione degli “annunci” e delle inaugurazioni parziali sta per finire. L'apertura del centro sportivo della Marina Militare si sta rivelando poca... cosa: dello stadio che fu dell'Arsenale, è fruibile solo la pista, peraltro senza attrezzature per ostacoli, salti e lanci; il campo di calcio è impraticabile, così come chiusa resta la palestra coperta per l'assenza, secondo i beninformati, di agibilità; dei campi aperti, sono fruibili solo quelli di tennis. Il centro sportivo Magna Grecia non ha ancora ufficialmente un gestore. Il PalaMazzola finirà anch'esso a chi ha tanti, tantissimi soldi da spendere, con il rischio di impennata delle tariffe per l'utilizzo. Sull'area della Salinella (campo scuola, pattinodromo, Palestra Ricciardi) è tornato il silenzio. Ed è meglio, considerato che la richiesta per il finanziamento della struttura di atletica non è andata a buon fine... Idem per il nuovo campo di rugby, il cui finanziamento della Fir pare stia prendendo rotta verso... l'Arno. Si sta per chiudere un'altra esperienza amministrativa, l'ennesima, poco lungimirante nei confronti di chi pratica sport a livello amatoriale,dilettantistico, semi-dilettantistico, insomma delle centinaia di praticanti, giovani e meno giovani, di tante discipline. Anche ad essi, alla fine dei conti, non resta che sperare nel futuro. Perché lacrime per piangere non ce ne sono più.