Omicidio Antonio D’Angela: figlio indagato per omicidio volontario
Fermato anche un uomo di 42 anni per concorso in omicidio
Angelo D’Angela, 27 anni, dovrà rispondere di omicidio volontario dopo aver esploso un colpo di pistola che per errore ha colpito suo padre Antonio, 59 anni, morto poi in ospedale. È successo a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, nella serata di giovedì 7 dicembre.
Durante una lite con altre persone, Angelo ha fatto partire un proiettile che ha colpito per errore suo padre. Secondo quanto accertato dalle indagini, quella sera i D’Angela e il 42enne Massimiliano Papari avrebbero aggredito due compaesani nei pressi dell’abitazione della vittima. A Papari è contestato il concorso in omicidio.
Angelo D’Angela, sparando contro un’altra persona, secondo il pm aveva comunque intenzione di uccidere, solo che il colpo, nella concitazione degli eventi, ha raggiunto suo padre, morto dissanguato. La discussione tra i cinque sarebbe iniziata al circolo dei carrettieri che partecipa all’organizzazione del tradizionale corteo dei cavalli da traino, in occasione della festa di San Giuseppe, e sarebbe proseguita in un secondo momento in contrada Principe.
Alle due persone affrontate, a quanto si è appreso, i D’Angela e Papari addebitavano un incendio doloso avvenuto l’estate scorsa nel terreno di proprietà degli stessi D’Angela. Ora si attende l’udienza di convalida dei due fermi chiesti al gip dal pubblico ministero.