“I guai di Pulcinella” al TaTÀ di Taranto

CRONACA
11.12.2015 22:44

Per “favole&TAmburi”, rassegna teatrale curata dal Crest, domenica 13 dicembre 2015, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena "I guai di Pulcinella", scritto, diretto e interpretato da Marco Manchisi con Santo Marino.

Nato mezzo uomo e mezza gallinella, Pulcinella è servo di Zappalà, padrone severo ed esigente. Combina guai su guai e sono botte. Zappalà è alla disperata ricerca dell’amata Catarinella e ordina a Pulcinella di trovarla al più presto, altrimenti il servo pennuto finirà fritto in padella. Pulcinella però ancora una volta fallisce e mentre Zappalà sta preparando il sughetto per condirlo, dal mercato arriva Truffaldino, una nuova maschera che aiuterà Pulcinella a salvarsi. 

Proporre a un pubblico di bambini le disavventure di un Pulcinella sotto la tirannia di un padrone senza cuore e mostrare con quanto impegno la maschera provi a scardinare quella durezza di sentimenti, è utile per aprire una riflessione semplice contro l’odio e la guerra, a favore di un riequilibrio sentimentale tra chi domina e chi è dominato, per una fratellanza pacifica e senza confini. Lo spirito fanciullesco, ingenuo e diretto con il quale questo Pulcinella vuol far breccia nell’animo del padrone Zappalà, permetterà ai bambini di assaporare le vicende di un servo, attraverso gestualità e sonorità tipiche di una tradizione antica.

Pulcinella ha rappresentato per secoli un simbolo attraverso il quale la gente ha potuto sognare un’esistenza fatta non solo di dolori e fatica, ma anche di gioie e divertimento. Ho avuto la fortuna di utilizzare la maschera dello zanni, del servo, grazie ad un maestro che si chiamava Leo de Berardinis, dopodiché ho deciso di interpretare Pulcinella ed ho scritto alcuni testi con questa maschera come protagonista. Quando mi è stato proposto di scrivere uno spettacolo per bambini, ho naturalmente pensato all’ingenuità e all’infantilismo del mio Pulcinella. Una creatura che vive bisognosa di affetto e fiducia, sognando il suo padrone ideale, che non lo bastoni soltanto, ma che pure lo accarezzi e ogni tanto lo coccoli un po’”afferma Marco Manchisi, autore, regista e interprete napoletano.

Le luci sono a cura di Michelangelo Campanale, le maschere di Stefano Perroco di Meduna,tecnica Cristina Carbone e produzione Tra il dire e il fare/La luna nel letto

Biglietto unico 6 euro. Per info: 099.4707948.

 

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