Analisi: Taranto più forte anche di un arbitro ‘mediocre’

Scellerata gestione dei cartellini da parte di Restaldo: tanti nel primo tempo, pochi nella ripresa

TARANTO
Lorenzo Ruggieri
21.12.2020 18:50


Molti dubbi tormentavano i tifosi tarantini alla vigilia della gara con il Real Aversa. A partire dalla mentalità dei ragazzi di Laterza. Due pareggi molto simili nella forma, giunti con un gol subìto all'ultimo secondo, non sono facili da digerire. Soprattutto se gli avversari si presentano reduci da un 3-0 che, indipendentemente dalla caratura dell'avversario, fa sempre morale. La squadra di De Stefano è ben organizzata, non con grandi individualià ma con un gioco corale ben strutturato. Il terreno di gioco, poi, rappresentava una ulteriore incognita. Il Taranto si è trovato costretto a “trasferirsi” temporaneamente al Miani di Ginosa, data l'impraticabilità dello Iacovone e la mancanza di omologazione per il campo B. L'impianto ginosino presenta un manto erboso artificiale. L'abitudine al 'naturale' dello Iacovone poteva rendere molto complicato il veloce adattamento alla nuova superficie. Il gol di Santarpia dopo 15 minuti consente ai supporter rossoblù di tirare un sospiro di sollievo. Fino alla mezz'ora, infatti, il Taranto sembra avere in mano il pallino del gioco, lasciando pochi spazi alle offensive degli ospiti. Il vero protagonista del match non è uno dei 22 in giocatori, bensì il direttore di gara Restaldo, della sezione di Ivrea. L'esperto fischietto (quasi 50 gare in D) al 37' decreta il secondo cartellino giallo per Acquadro, obbligando i rossoblù a disputare quasi un'ora in dieci uomini. L'impressione è che, applicando per tutta la gara le misure adottate dall'arbitro, la partita poteva facilmente concludersi in 8 vs 8. Nel secondo tempo, invece, Restaldo decide di non sanzionare diversi interventi degli uomini di De Stefano. Il Taranto, nonostante l'inferiorità numerica, non si scompone e prova a chiudere la partita. Il gol del raddoppio arriva grazie ad un'incornata di Rizzo su calcio piazzato di Marsili. É proprio l'atteggiamento degli ionici a destare grande piacere e un pizzico di stupore. Nelle scorse partite, dopo essere passati in vantaggio, i tarantini avevano lasciato molto campo agli avversari, rintanandosi nella propria metà e ripartendo con qualche contropiede. Dopo il rosso ad Acquadro, invece, Laterza equilibra il gioco inserendo Matute, non in ottima condizione ma sempre una certezza in mezzo al campo, accanto a Marsili e Diaby. Così facendo, i rossoblù non perdono la superiorità numerica in mezzo al campo, lasciando spazi sulle fasce subito colmati da un ottimo scaglionamento dei centrocampisti. Il Real Aversa continua a crederci e all'80' accorcia le distanze con un gran gol di Mariani. Il finale di gara si infiamma, non per clamorose occasioni ma per le decisioni del solito Restaldo. Espelle per doppia ammonizione prima Cassandro e poi Diaby, quest'ultimo reo di aver 'allontanato' il pallone di un metro. In 9 contro 10 il Taranto resiste e porta a casa i 3 punti e, complice il pari del Sorrento a Francavilla, sale a -2 dalla vetta. Mercoledì appuntamento infrasettimanale a Nardò, dove serve riproporre lo stesso atteggiamento adottato nella gara di Ginosa. Serve continuità per agganciare la prima posizione contro tutti i favori dei pronostici.

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